Pubblicità


 

 

 

 

La trippa di Roman Schramm

Classe 1979, Roman Schramm, è un artista tedesco laureatosi alla Hochschule für bildende Künste di Amburgo. Oltre a numerose mostre collettive internazionali tra cui una alla Frutta Gallery di Roma, ha esposto le sue opere anche individualmente alla Mc2gallery di Milano ed al Museo Apparente di Napoli.

Nella personale intitolata "Satellite City" del 2014, due delle ventuno opere di Schramm raffigurano la trippa. "Ho scattato le foto alla trippa in Messico" - precisa l'autore - "dopo averla vista molte volte nel mercato della capitale. La forma e la consistenza mi hanno subito affascinato, così differenti e così ricche di possibilità artistiche. Entrambe le fotografie sono state modificate digitalmente: la prima è stata valorizzata in uno spazio tridimensionale artificiale, mentre alla seconda ho aumentato la grana per esaltarne i contorni".

Nel presentare l'esibizione "Satellite City", Thom Bettridge chiosa che distorcendo il piano pittorico delle immagini e collocandole all'interno di stanze costruite digitalmente, Schramm paradossalmente crea una presenza oggettiva prodotta dall'interazione di due artifici contrapposti: il primo è l'immagine fotografica stessa, di per sé non realtà ma rappresentazione della realtà, mentre il secondo è la vaghezza delle stanze digitali che spesso appaiono come semplici suggestioni, lasciando oscure distese di nulla. Il risultato è un falso spazio tridimensionale con la fotografia annidata all'interno di un altro spazio tridimensionale artificiale: composto in tal modo, l'originale fotografico possiede qualcosa di più di una semplice cornice, beneficiando invece di una propria presenza tridimensionale come oggetto, trasformato in un'entità strutturale nel più improbabile dei modi. E nelle due opere che vedono la trippa come soggetto dell'immagine - proprio per l'effetto geometrico inclinato in uno spazio tridimensionale dalla sua fisica indistinta e per l'intersecarsi delle ombre - la trippa appare centrata intorno alla propria gravità, trasudando una presenza scultorea rispetto al proprio sfondo: una trasformazione artistica che separa anche due diversi livelli, quello di fisicità e quello di leggibilità. La presenza oggettiva della trippa si afferma dunque proprio per il fallimento dell'architettura circostante, un fallimento che adempie alla sua funzione di versione imperfetta di cornice.


"Tripe", 2014, C-Print, cm 100x75


"Tripe and Pink Wall", 2014, C-Print, cm 90x70


Since June 2008 - © Aerostato, Seattle - All Rights Reserved.