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Si dice che il nome "lampredotto" derivi dalla lampreda. Questo almanacco del 1886 ci parla invece di budella animali, avvoltolate intorno a se stesse da ricordare la forma del lampredotto, pesce di fiume alquanto differente dalla lampreda. Qualunque sia il lampredotto in questione – l'abomaso di oggi o la ricetta qui riscoperta – pur sempre di frattaglie si tratta, e ci premeva condividere con i nostri lettori la riproduzione restaurata di questo libretto di centotrenta anni fa.