Buon Natale Giusi da tutta Firenze!
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A fianco del tradizionale “motsunabe” originario della città di Fukuoka, ed apparso tra le “Ricette asiatiche di trippa“, i giapponesi possono ora vantare anche un’altra specialità di trippa, nata dalla fusione della tradizione gastronomica fiorentina con quella del Sol Levante.
Lo chef Toshifumi Mitsubiki infatti, nel suo piccolo ristorante Iyo Iyo (Borgo Pinti 25/rosso, Firenze, tel. 338.7653069), situato in pieno centro storico, ha rielaborato la tradizionale ricetta del “donburi” con l’aggiunta tutta nostrana di lampredotto, guadagnandosi anche un posto tra le pagine di un fumetto manga giapponese.
Ripropongo qui un articolo apparso sul blog Kanji Mania che presenta la nuova specialità “giappofiorentina”:
Chi abita dalle parti di Firenze conoscerà sicuramente il lampredotto, un tipico piatto povero della cucina locale venduto perlopiù nei chioschi e mangiato dentro un panino. Per farla breve, si tratta di uno degli stomaci dei bovini, bollito in acqua con l’aggiunta di pomodoro e cipolla. Se riuscite a superare il primo impatto visivo con il cibo in questione (somiglia ad un’anguilla tagliata a pezzi, per farvi un esempio) troverete che è molto gustoso. Cosa c’entra questo con il Giappone vi starete chiedendo? Il caso vuole che proprio un cuoco giapponese, Toshi san, abbia deciso di combinare questo piatto tipico della tradizione fiorentina con le abitudini culinarie del Sol Levante. Da qui nasce il “lampredotto don”.
Il “don” come molti sapranno sta per “どんぶり” (donburi) che è la ciotola di riso a cui viene aggiunto sopra il cibo, ad esempio carne, pesce, uova oppure, nel nostro caso, un bel lampredotto.
Aspettando di assaggiare questa delizia nippo-fiorentina, il mio occhio (o meglio, quello degli amici fiorentini che erano con me) è caduto su alcuni manga disposti di fianco al mio tavolo: a quanto pare il nostro chef è stato persino ritratto in versione mangacea:
Nelle pagine qui sopra potete vedere una rapidissima panoramica della città di Firenze vista dall’autore del manga e, in alto a destra, lo chef Toshi san (quello con gli occhiali e il grembiule). Se volete provare anche voi questa esperienza cercate il ristorante Iyo Iyo in Borgo Pinti. Ovviamente a Firenze.
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Come ricorda Leo Codacci nella prefazione al volume originale, in “Troppa Trippa” Indro Neri ha proposto “uno studio, una ricerca accurata, un atto di amore che esaltano la stessa storia tenuta in vita a Firenze dai ventisette trippai” ed il volume, che era di quasi duecento pagine ma viene ora ripubblicato in agili Quaderni, “è anche far poesia di quella vera… particolarmente per la trippa”. In questa deliziosa ricerca, che aveva impegnato l’autore per tre lunghi anni, era contenuta la storia dei trippai dall’antichità ad oggi, le ricette toscane sulla trippa, quelle regionali da tutta Italia e quelle caratteristiche di ogni nazione oltre ad indicazioni culinarie ripescate da antichi manoscritti o grazie alla tradizione popolare; e ancora curiosità sulla trippa, notizie sulle confraternite italiane e straniere per la promozione della trippa nel mondo, la trippa nella poesia, nella letteratura e nei fumetti, modi di dire e proverbi sulla trippa e molto altro ancora. Tutti questi contenuti – rivisti ed ampliati da nuove ricerche – vengono ora raccolti periodicamente nella collana dei Quaderni di TroppaTrippa.com, pubblicazioni tematiche per la gioia di chi ama la trippa anche se è troppa.
Fiorentino, editore, scrittore e giornalista, dal 1997 Indro Neri si occupa di trippa, collabora regolarmente a riviste, siti Internet e blog, ed ha al suo attivo numerosi libri. Appassionato di viaggi e di storia della gastronomia italiana e straniera, è stato ospite di Rai Uno e Rete 4 in veste di esperto di trippa nel mondo ed è tuttora regolarmente invitato a presenziare fiere, concorsi ed eventi gastronomici sul quinto quarto. Uno dei fondatori della Accademia della Trippa nel 2008, nel 2019 è stato insignito del titolo di Commendatore d’Onore della Confraternita d’la Tripa di Moncalieri e dal 2023 fa parte della North American Tripe Association. Indro è sempre disponibile per collaborazioni, interventi e presentazioni sulle mille curiosità legate al tema della trippa.
Per salvaguardare e promuovere la tradizione della trippa, parte del ricavato della vendita dei Quaderni di TroppaTrippa.com viene utilizzato per finanziare trippai nel resto del mondo impegnandosi attivamente in progetti che – in una maniera o nell’altra – hanno a che vedere con il quinto quarto.
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