A Prato il lampredotto del piacere
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Le sue opere hanno fatto il giro del mondo e fanno parte delle principali collezioni sia private che pubbliche tra cui il museo di arte moderna di New York, ma Julia Lohmann si definisce una designer piuttosto che un’artista, pur avendo già iscritto il suo nome fra quelli dei migliori giovani talenti inglesi. La sua ispirazione viene dai materiali naturali ai quali restituisce il senso della memoria storica che si perde con l’uso quotidiano, con quell’artificio che l’uomo usa per modellarli al punto da renderne irriconoscibile l’origine. “Sono sempre stata interessata alla transizione dall’animale al prodotto finale. Nelle mucche per esempio, questo non avviene al momento del macello o della rimozione degli organi interni, piuttosto quando l’animale viene suddiviso in pezzi, in bistecche, e se ne perde il contesto perchè viene a dissolversi la relazione diretta tra la mucca e quello che di essa utilizziamo”. Fra le sue opere più note vi sono dunque i divani-bovini a dimensione naturale, realizzati con la pelle e le sembianze di una mucca, ma senza testa né zampe, e la bellezza intrinseca dell’oggetto scompare per lasciar posto ad un vago senso di inquietudine quando si comprende il nesso e la provenienza del materiale. Proprio come nella lampada di trippa imbalsamata, parte della serie “Ruminant Bloom”, ma qui sta il messaggio e la provocazione artistica dell’artista londinese. Fotografia di Julia Lohmann.
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Come ricorda Leo Codacci nella prefazione al volume originale, in “Troppa Trippa” Indro Neri ha proposto “uno studio, una ricerca accurata, un atto di amore che esaltano la stessa storia tenuta in vita a Firenze dai ventisette trippai” ed il volume, che era di quasi duecento pagine ma viene ora ripubblicato in agili Quaderni, “è anche far poesia di quella vera… particolarmente per la trippa”. In questa deliziosa ricerca, che aveva impegnato l’autore per tre lunghi anni, era contenuta la storia dei trippai dall’antichità ad oggi, le ricette toscane sulla trippa, quelle regionali da tutta Italia e quelle caratteristiche di ogni nazione oltre ad indicazioni culinarie ripescate da antichi manoscritti o grazie alla tradizione popolare; e ancora curiosità sulla trippa, notizie sulle confraternite italiane e straniere per la promozione della trippa nel mondo, la trippa nella poesia, nella letteratura e nei fumetti, modi di dire e proverbi sulla trippa e molto altro ancora. Tutti questi contenuti – rivisti ed ampliati da nuove ricerche – vengono ora raccolti periodicamente nella collana dei Quaderni di TroppaTrippa.com, pubblicazioni tematiche per la gioia di chi ama la trippa anche se è troppa.
Fiorentino, editore, scrittore e giornalista, dal 1997 Indro Neri si occupa di trippa, collabora regolarmente a riviste, siti Internet e blog, ed ha al suo attivo numerosi libri. Appassionato di viaggi e di storia della gastronomia italiana e straniera, è stato ospite di Rai Uno e Rete 4 in veste di esperto di trippa nel mondo ed è tuttora regolarmente invitato a presenziare fiere, concorsi ed eventi gastronomici sul quinto quarto. Uno dei fondatori della Accademia della Trippa nel 2008, nel 2019 è stato insignito del titolo di Commendatore d’Onore della Confraternita d’la Tripa di Moncalieri e dal 2023 fa parte della North American Tripe Association. Indro è sempre disponibile per collaborazioni, interventi e presentazioni sulle mille curiosità legate al tema della trippa.
Per salvaguardare e promuovere la tradizione della trippa, parte del ricavato della vendita dei Quaderni di TroppaTrippa.com viene utilizzato per finanziare trippai nel resto del mondo impegnandosi attivamente in progetti che – in una maniera o nell’altra – hanno a che vedere con il quinto quarto.
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