I tedeschi ci fanno un baffo! Ecco il wurstel di lampredotto!
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Si è conclusa ieri a Stia, in provincia di Arezzo, la prima edizione del Festival della fotografia italiana. Iniziativa voluta dalla Federazione Italiana Associazioni Fotografiche, dal 14 giugno al 6 ottobre questo evento diffuso ha interessato numerose località del comprensorio toscano del Casentino (Bibbiena, Poppi, Pratovecchio, Stia) utilizzando gli spazi del turismo, della cultura e siti di archeologia industriale per un coinvolgimento totale del territorio. Fra le sei mostre del tema “Percorsi” anche “Adagio Napoletano” (2019-2024), un viaggio intimo nel Quartieri Spagnoli con opere di Stefania Adami che ci ha regalato anche una bellissima fotografia di un trippaio del capoluogo campano.
Maestra della fotografia italiana e vincitrice di numerosi premi, l’artista toscana presenta la sua mostra con queste parole: “All’età di ventisette anni lavoravo a Napoli ed abitavo appena sopra i Quartieri Spagnoli. La mattina, per non ritardare, attraversavo i Quartieri a passo svelto, spesso di corsa, ma sempre a testa bassa per non guardare e per non farmi notare. Era il 1989, crollava il Muro di Berlino ed il Napoli di Maradona vinceva la Coppa Uefa. Le sigarette di contrabbando le trovavi dietro ogni angolo di strada. A casa, in Garfagnana, nessuno sapeva che facevo quel percorso da sola ogni giorno, ma ugualmente si preoccupavano per me e per la mia incolumità. Ero la furastiera di una Napoli distante, televisivamente violenta e complicata. Ma, per fortuna, ero anche ribelle al pregiudizio ed al luogo comune, così un giorno decisi di ‘sfidare la sorte’. Iniziai a rallentare. Ad alzare lo sguardo. E passo dopo passo, con sorpresa, quei malfamati vicoli senza sole diventarono la melodia più accogliente. Si tinsero di colore umano, offrendomi un ventre materno popolato di sorrisi nuovi e d’inverosimile generosità. Oggi, dopo oltre trent’anni, sono tornata sui miei passi lenti.”
L’identità culturale e artistica del Festival, che si ripeterà a cadenza annuale, mira ad essere un punto di riferimento, non solo nazionale, per i fotografi e la cultura visuale italiana.
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Come ricorda Leo Codacci nella prefazione al volume originale, in “Troppa Trippa” Indro Neri ha proposto “uno studio, una ricerca accurata, un atto di amore che esaltano la stessa storia tenuta in vita a Firenze dai ventisette trippai” ed il volume, che era di quasi duecento pagine ma viene ora ripubblicato in agili Quaderni, “è anche far poesia di quella vera… particolarmente per la trippa”. In questa deliziosa ricerca, che aveva impegnato l’autore per tre lunghi anni, era contenuta la storia dei trippai dall’antichità ad oggi, le ricette toscane sulla trippa, quelle regionali da tutta Italia e quelle caratteristiche di ogni nazione oltre ad indicazioni culinarie ripescate da antichi manoscritti o grazie alla tradizione popolare; e ancora curiosità sulla trippa, notizie sulle confraternite italiane e straniere per la promozione della trippa nel mondo, la trippa nella poesia, nella letteratura e nei fumetti, modi di dire e proverbi sulla trippa e molto altro ancora. Tutti questi contenuti – rivisti ed ampliati da nuove ricerche – vengono ora raccolti periodicamente nella collana dei Quaderni di TroppaTrippa.com, pubblicazioni tematiche per la gioia di chi ama la trippa anche se è troppa.
Fiorentino, editore, scrittore e giornalista, dal 1997 Indro Neri si occupa di trippa, collabora regolarmente a riviste, siti Internet e blog, ed ha al suo attivo numerosi libri. Appassionato di viaggi e di storia della gastronomia italiana e straniera, è stato ospite di Rai Uno e Rete 4 in veste di esperto di trippa nel mondo ed è tuttora regolarmente invitato a presenziare fiere, concorsi ed eventi gastronomici sul quinto quarto. Uno dei fondatori della Accademia della Trippa nel 2008, nel 2019 è stato insignito del titolo di Commendatore d’Onore della Confraternita d’la Tripa di Moncalieri e dal 2023 fa parte della North American Tripe Association. Indro è sempre disponibile per collaborazioni, interventi e presentazioni sulle mille curiosità legate al tema della trippa.
Per salvaguardare e promuovere la tradizione della trippa, parte del ricavato della vendita dei Quaderni di TroppaTrippa.com viene utilizzato per finanziare trippai nel resto del mondo impegnandosi attivamente in progetti che – in una maniera o nell’altra – hanno a che vedere con il quinto quarto.
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