Buon Natale Giusi da tutta Firenze!
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Il popolare modo di dire romanesco “Nun c’è trippa pe’ gatti” è un’espressione che nacque ai primi del Novecento ad opera dell’allora primo cittadino di Roma, Ernesto Nathan. L’aneddoto narra che quando al neoeletto sindaco venne sottoposto il bilancio del Comune per la firma, questi lo esaminò attentamente ma chiese spiegazioni riguardo alla voce “frattaglie per gatti”. Il funzionario che gli aveva portato il documento per la firma rispose che si trattava di soldi utilizzati per il mantenimento di una colonia felina che serviva a difendere dai topi i documenti custoditi negli uffici e negli archivi del Campidoglio. Nathan depennò la voce dal bilancio, adducendo la logica e rigorosa spiegazione che i gatti avrebbero dovuto sfamarsi con i roditori a cui dovevano dare la caccia, ed aggiungendo a margine la celebre frase “Non c’è trippa per gatti”. Inglese di nascita, cosmopolita, mazziniano, massone dal 1887 e profondamente laico e anticlericale, Ernesto Nathan nacque a Londra il 5 ottobre 1845 da Sara Levi e Mayer Moses Nathan. Trascorse l’adolescenza e la prima giovinezza tra Firenze, Lugano, Milano e la Sardegna. L’influenza di Mazzini, amico di famiglia dai tempi londinesi, incise fortemente nella sua formazione e sul suo orientamento culturale e politico. Giunse a Roma nel 1870 e nel 1888 ottenne la cittadinanza italiana. Nell’aprile 1889 fu eletto consigliere al Comune di Roma, più tardi divenne assessore all’Economato ed ai Beni Culturali, quindi venne eletto sindaco nel 1907. La sua amministrazione, durata fino al 1913, fu improntata ad un forte senso di rigore morale e ad una politica di opere pubbliche. Ernesto Nathan morì nel 1921, a settantasei anni.
VENDITORI DI CARNE PER GATTI
NELL’INGHILTERRA DEL SECOLO SCORSO
Alla fine dell’Ottocento non era affatto raro incontrare in Inghilterra venditori e venditrici di carne per gatti. Questi “cat’s meat men” e “cat’s meat women” giravano per le strade cittadine con un carretto pieno di carne da vendere ai proprietari di gatti sotto forma di spiedini: non si trattava però di trippa ma di carne di cavallo, proveniente dai vicini macelli che così si disfavano degli scarti invendibili. Nella Londra di epoca vittoriana, vi erano centinaia di questi ambulanti (a volte anche bambini) e si potevano trovare sia nei quartieri poveri che in quelli eleganti.
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Come ricorda Leo Codacci nella prefazione al volume originale, in “Troppa Trippa” Indro Neri ha proposto “uno studio, una ricerca accurata, un atto di amore che esaltano la stessa storia tenuta in vita a Firenze dai ventisette trippai” ed il volume, che era di quasi duecento pagine ma viene ora ripubblicato in agili Quaderni, “è anche far poesia di quella vera… particolarmente per la trippa”. In questa deliziosa ricerca, che aveva impegnato l’autore per tre lunghi anni, era contenuta la storia dei trippai dall’antichità ad oggi, le ricette toscane sulla trippa, quelle regionali da tutta Italia e quelle caratteristiche di ogni nazione oltre ad indicazioni culinarie ripescate da antichi manoscritti o grazie alla tradizione popolare; e ancora curiosità sulla trippa, notizie sulle confraternite italiane e straniere per la promozione della trippa nel mondo, la trippa nella poesia, nella letteratura e nei fumetti, modi di dire e proverbi sulla trippa e molto altro ancora. Tutti questi contenuti – rivisti ed ampliati da nuove ricerche – vengono ora raccolti periodicamente nella collana dei Quaderni di TroppaTrippa.com, pubblicazioni tematiche per la gioia di chi ama la trippa anche se è troppa.
Fiorentino, editore, scrittore e giornalista, dal 1997 Indro Neri si occupa di trippa, collabora regolarmente a riviste, siti Internet e blog, ed ha al suo attivo numerosi libri. Appassionato di viaggi e di storia della gastronomia italiana e straniera, è stato ospite di Rai Uno e Rete 4 in veste di esperto di trippa nel mondo ed è tuttora regolarmente invitato a presenziare fiere, concorsi ed eventi gastronomici sul quinto quarto. Uno dei fondatori della Accademia della Trippa nel 2008, nel 2019 è stato insignito del titolo di Commendatore d’Onore della Confraternita d’la Tripa di Moncalieri e dal 2023 fa parte della North American Tripe Association. Indro è sempre disponibile per collaborazioni, interventi e presentazioni sulle mille curiosità legate al tema della trippa.
Per salvaguardare e promuovere la tradizione della trippa, parte del ricavato della vendita dei Quaderni di TroppaTrippa.com viene utilizzato per finanziare trippai nel resto del mondo impegnandosi attivamente in progetti che – in una maniera o nell’altra – hanno a che vedere con il quinto quarto.
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