8 Aprile 2014

Condividi l'articolo

Il nuovo quaderno

Parigi, Pont-aux-Tripes

Nella toponomastica di Parigi figurava, fino al secolo scorso, un Pont-aux-Tripes (il ponte delle trippe) che attraversava il torrente Bièvre, un affluente della Senna, proprio nei pressi della chiesa di Saint Médard, ai piedi della rue Mouffetard. La rue Mouffetard era già agibile nel 300 aC sotto la tribù gallica dei Parisii, e divenne poi un’importante via di comunicazione ai tempi dell’Impero Romano poiché collegava Roma a Lutezia (Parigi). Sebbene larga non più di sei metri, rue Mouffetard ospita oggi il mercato rionale del quartiere parigino di Faubourg Saint-Marcel.


– La Église Saint-Médard a Parigi

Le origini del ponte delle trippe, vanno invece ricercate nel piccolo villaggio di Bièvre sorto in questa zona, che allora era fuori dalle mura cittadine. Qui, a partire dal medioevo, le acque del torrente omonimo proveniente da Versailles favorì lo sviluppo di lavanderie, tintorie, falegnamerie, fabbriche di tappeti, mulini ad acqua ed anche botteghe di macellai che nelle acque del Bièvre, appunto nei pressi del “ponte delle trippe”, lavoravano la carne ed i sottoprodotti della macellazione svuotando e lavando le interiora bovine direttamente nel fiume.


– Le botteghe che si affacciavano sul torrente Bièvre

Il torrente arrivò col tempo ad alimentare oltre cento fra fabbriche e laboratori, e la zona si guadagnò ben presto la fama di essere la fogna aperta di Parigi, non solo per l’inquinamento prodotto dagli scarti, ma anche metaforicamente, vista la concentrazione di persone di basso ceto che qui brulicavano. Non aiutava il fatto che il villaggio confinasse con la discarica cittadina, dove veniva bruciata l’immondizia, e che la vicina fabbrica di tappeti offrisse birra gratuita agli studenti affinché pisciassero nelle vasche della lavorazione dei tappeti (l’acido urico veniva utilizzato per fissare i colori). Il villaggio di Bièvre venne annesso come quartiere della capitale francese nel 1724 ed il torrente, incanalato nel sottosuolo nel 1910, è ora parte del sistema fognario parigino. Al posto del Pont-aux-Tripes, vi è oggi una piccola area verde con una fontana.


Torna allo Stradario della trippa

© Aerostato / TroppaTrippa.com

ARGOMENTI DELL'ARTICOLO

Iscriviti gratuitamente per non perdere i prossimi articoli

Loading

Ultimi articoli di trippa

Luigi “Giggi” Fazi è stato un celebre ristoratore romano, noto per la sua influenza nella scena gastronomica della capitale durante gli anni cinquanta e sessanta....

Nel popolare programma televisivo “Affari tuoi” su Rai 1, condotto da Stefano De Martino, uno dei concorrenti riceve un pacco contenente una somma di denaro...

Tre chilogrammi e mezzo: tanto pesa il piatto di trippa realizzato da Daniela Gugole di StudioArte.DG. Va precisato però che si tratta di una scultura...

Nel cuore della Val di Non, il santuario di San Romedio si erge come simbolo di spiritualità e tradizione, attirando pellegrini e visitatori ogni anno,...

Il Comune di Santa Croce sull’Arno ha lanciato l’iniziativa “Come Babbo Natale” raccogliendo le letterine a Babbo Natale scritte dagli ospiti della casa di riposo...

Parigi, Pont-aux-Tripes

Nella toponomastica di Parigi figurava, fino al secolo scorso, un Pont-aux-Tripes (il ponte delle trippe) che attraversava il torrente Bièvre, un affluente della Senna, proprio nei pressi della chiesa di Saint Médard, ai piedi della rue Mouffetard. La rue Mouffetard era già agibile nel 300 aC sotto la tribù gallica dei Parisii, e divenne poi un'importante via di comunicazione ai tempi dell'Impero Romano poiché collegava Roma a Lutezia (Parigi). Sebbene larga non più di sei metri, rue Mouffetard ospita oggi il mercato rionale del quartiere parigino di Faubourg Saint-Marcel.


- La Église Saint-Médard a Parigi

Le origini del ponte delle trippe, vanno invece ricercate nel piccolo villaggio di Bièvre sorto in questa zona, che allora era fuori dalle mura cittadine. Qui, a partire dal medioevo, le acque del torrente omonimo proveniente da Versailles favorì lo sviluppo di lavanderie, tintorie, falegnamerie, fabbriche di tappeti, mulini ad acqua ed anche botteghe di macellai che nelle acque del Bièvre, appunto nei pressi del "ponte delle trippe", lavoravano la carne ed i sottoprodotti della macellazione svuotando e lavando le interiora bovine direttamente nel fiume.


- Le botteghe che si affacciavano sul torrente Bièvre

Il torrente arrivò col tempo ad alimentare oltre cento fra fabbriche e laboratori, e la zona si guadagnò ben presto la fama di essere la fogna aperta di Parigi, non solo per l'inquinamento prodotto dagli scarti, ma anche metaforicamente, vista la concentrazione di persone di basso ceto che qui brulicavano. Non aiutava il fatto che il villaggio confinasse con la discarica cittadina, dove veniva bruciata l'immondizia, e che la vicina fabbrica di tappeti offrisse birra gratuita agli studenti affinché pisciassero nelle vasche della lavorazione dei tappeti (l'acido urico veniva utilizzato per fissare i colori). Il villaggio di Bièvre venne annesso come quartiere della capitale francese nel 1724 ed il torrente, incanalato nel sottosuolo nel 1910, è ora parte del sistema fognario parigino. Al posto del Pont-aux-Tripes, vi è oggi una piccola area verde con una fontana.


Torna allo Stradario della trippa

© Aerostato / TroppaTrippa.com

ARGOMENTI DELL'ARTICOLO

Non perdere i prossimi articoli

Loading

8 Aprile 2014

Condividi l'articolo!

Ultimi articoli di trippa

Luigi “Giggi” Fazi è stato un celebre ristoratore romano, noto per la sua influenza nella scena gastronomica della capitale durante gli anni cinquanta e sessanta....

Nel popolare programma televisivo “Affari tuoi” su Rai 1, condotto da Stefano De Martino, uno dei concorrenti riceve un pacco contenente una somma di denaro...

Tre chilogrammi e mezzo: tanto pesa il piatto di trippa realizzato da Daniela Gugole di StudioArte.DG. Va precisato però che si tratta di una scultura...

Nel cuore della Val di Non, il santuario di San Romedio si erge come simbolo di spiritualità e tradizione, attirando pellegrini e visitatori ogni anno,...

Il Comune di Santa Croce sull’Arno ha lanciato l’iniziativa “Come Babbo Natale” raccogliendo le letterine a Babbo Natale scritte dagli ospiti della casa di riposo...