8 Aprile 2014

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Gli eschimesi non puliscono la trippa

Forse non tutti sanno che “eschimese” è in realtà un termine derogatorio con il quale gli indiani Algonquin identificavano gli Inuit, ovvero gli abitanti di una estesa regione che spazia dalla penisola Chukchi in Siberia allo stretto di Bering, dall’Alaska al Canada, fino alla Groenlandia. Il termine letteralmente significa “mangiatori di carne cruda” e questo potrebbe far pensare che questa popolazione dell’artico, che viene stereotipicamente rappresentata davanti ad un igloo dedita alla caccia di foche e di balene, non abbia nel suo repertorio gastronomico la trippa. Sebbene il mangiare carne cruda sia un’esigenza dovuta alla scarsità in zona di materiale combustibile ed alla necessità di cibarsi di alcuni elementi nutritivi essenziali altrimenti persi nel processo di cottura, in realtà la trippa fa parte della dieta degli Inuit, nonostante la limitata presenza di bovini in quelle aree così fredde, anche se non la puliscono affatto. Il gusto del cibo parzialmente digerito nello stomaco, in via di fermentazione, viene anzi considerato una prelibatezza in più.

Tra l’altro è curioso notare come gli eschimesi mangino anche un altro tipo di “trippa”, che però non ha nulla a che vedere con quella bovina: si tratta infatti di un lichene del genere Umbilicaria conosciuto come “trippa di roccia” che, per la sua forma caratteristica, ricorda appunto la cuffia.

© Aerostato / TroppaTrippa.com

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