Fa strano ritrovarsi a mangiare un panino al lampredotto circondato da avventori che parlano in dialetto romagnolo, ma a Marradi, dove ho cenato ieri sera, questa è la “lingua” ufficiale: pur essendo in provincia di Firenze la cittadina famosa per aver dato i natali al poeta Dino Campana (e per i suoi marroni) si trova sul versante romagnolo dell’Appennino. L’occasione era la serata a tema Pizza & lampredotto presso la pizzeria Gli allocchi. In questo locale appena passato il centro cittadino venendo da Firenze, oltre a crostini di lingua e poppa ed all’immancabile panino ben carico di lampredotto – abbinata ad una lattina di Bheè, birra artigianale e molto aromatica – ho gustato il piatto clou della serata: un trancio di pizza fritta, guarnita con lampredotto, provola affumicata e parmigiano, quindi gratinata in forno e condita in uscita con riduzione di salsa verde e salsa (leggermente) piccante.
Fra l’andare ed il tornare mi sono macinato centocinquanta chilometri in auto sulle colline di Firenze, attraverso la vallata del Mugello e su e giù per i tornanti del Passo della Colla; il fresco di montagna che mi aspettavo non l’ho trovato, ma una versione insolita e gustosa di pizza quella si. Ne è valsa la pena.