Anche il lampredotto nelle carte da gioco di Spelluzzico
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USA / CALIFORNIA – Lo scorso 22 febbraio ad Orange, dopo una ristrutturazione durata tre anni, ha riaperto al pubblico lo Hilbert Museum of California Art, il museo della Chapman University con opere che raccontano la complessa storia e la vivacità culturale della California. A fianco di una delle più grandi collezioni di arte narrativa, sono state allestite otto mostre temporanee quasi esclusivamente di arte californiana del XX secolo. Una di queste è “Emigdio Vasquez: Works from the Fred Ortiz Collection” dedicata a colui che è passato alla storia come il “padrino degli artisti ispanici”.
Uno dei quadri di Emigdio Vasquez in mostra è “Menudo still life” (“Natura morta con menudo”) del 1989 che ritrae una scena di semplicità domestica dal significato profondo. L’opera non solo celebra la tradizionale zuppa di trippa messicana, ma sottolinea l’impegno del museo nel mettere in evidenza le diverse narrazioni all’interno della scena artistica, presentandosi come uno spazio dinamico per la scoperta, l’educazione e l’apprezzamento del contributo artistico della California. In concessione dalla collezione privata di Fred Apodaca Ortiz il quadro mostra il menudo dipinto con la stessa maestosità che ci si potrebbe aspettare da una natura morta con frutta di epoca barocca: la scodella è accompagnata da una cipolla, da peperoncini piccanti, da un limone tagliato a metà e da una tortilla di mais arrotolata, ingredienti che tradizionalmente sono associati alla degustazione di questa tipica ricetta. E la zuppa di trippa alla messicana era anche il piatto forte di Vasquez, che nei fine-settimana serviva il menudo ai suoi amici artisti chicani.
Emigdio Vasquez (1939-2014) ha dipinto più di trenta murales pubblici e realizzato più di quattrocento quadri che documentano la storia chicana e latino-americana del XX secolo in America. Fondendo gli elementi del realismo sociale e del super-realismo in composizioni dai colori caldi, le sue opere raccontano la vita quotidiana dei lavoratori del “barrio”, il loro essere marginalizzati in bilico tra culture e confini, registrando la loro lotta per la sopravvivenza ma con dignità, senza sentimentalismi.
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Come ricorda Leo Codacci nella prefazione al volume originale, in “Troppa Trippa” Indro Neri ha proposto “uno studio, una ricerca accurata, un atto di amore che esaltano la stessa storia tenuta in vita a Firenze dai ventisette trippai” ed il volume, che era di quasi duecento pagine ma viene ora ripubblicato in agili Quaderni, “è anche far poesia di quella vera… particolarmente per la trippa”. In questa deliziosa ricerca, che aveva impegnato l’autore per tre lunghi anni, era contenuta la storia dei trippai dall’antichità ad oggi, le ricette toscane sulla trippa, quelle regionali da tutta Italia e quelle caratteristiche di ogni nazione oltre ad indicazioni culinarie ripescate da antichi manoscritti o grazie alla tradizione popolare; e ancora curiosità sulla trippa, notizie sulle confraternite italiane e straniere per la promozione della trippa nel mondo, la trippa nella poesia, nella letteratura e nei fumetti, modi di dire e proverbi sulla trippa e molto altro ancora. Tutti questi contenuti – rivisti ed ampliati da nuove ricerche – vengono ora raccolti periodicamente nella collana dei Quaderni di TroppaTrippa.com, pubblicazioni tematiche per la gioia di chi ama la trippa anche se è troppa.
Fiorentino, editore, scrittore e giornalista, dal 1997 Indro Neri si occupa di trippa, collabora regolarmente a riviste, siti Internet e blog, ed ha al suo attivo numerosi libri. Appassionato di viaggi e di storia della gastronomia italiana e straniera, è stato ospite di Rai Uno e Rete 4 in veste di esperto di trippa nel mondo ed è tuttora regolarmente invitato a presenziare fiere, concorsi ed eventi gastronomici sul quinto quarto. Uno dei fondatori della Accademia della Trippa nel 2008, nel 2019 è stato insignito del titolo di Commendatore d’Onore della Confraternita d’la Tripa di Moncalieri e dal 2023 fa parte della North American Tripe Association. Indro è sempre disponibile per collaborazioni, interventi e presentazioni sulle mille curiosità legate al tema della trippa.
Per salvaguardare e promuovere la tradizione della trippa, parte del ricavato della vendita dei Quaderni di TroppaTrippa.com viene utilizzato per finanziare trippai nel resto del mondo impegnandosi attivamente in progetti che – in una maniera o nell’altra – hanno a che vedere con il quinto quarto.
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