Da Firenze a Cappelle dei Marsi (L’Aquila) sono quasi trecentocinquanta chilometri. Grazie ad un paio di giorni ritagliati dalle vacanze estive ho deciso di dirigermi allegramente alla Sagra della trippa alla cappellese che ieri sera ho avuto finalmente il piacere di assaggiare. A quanto ne sapevo di questa festa, il lungo viaggio valeva la pena anche perché tradizionalmente gli organizzatori propongono la trippa in una scodella appositamente realizzata ed ogni anno sempre diversa (anche nella forma).
Questa volta, ohibò, la scodella però non c’era e la trippa alla cappellese veniva servita su un piatto usa e getta. Il motivo, a detta della cassiera, è stato di natura economica. Peccato. Se non altro la trippa era deliziosa. La Pro Loco di Cappelle dei Marsi, che organizza questo evento ogni agosto, non fa segreto degli ingredienti (trippa, carne macinata, pomodori, sedano, carote, cipolle, vino bianco) quindi ho potuto gustare una ricca trippa al sugo di carne appena appena piccante.
Dulcis in fundo, non sono andato via a mani vuote: una scodella di una passata edizione sono poi riuscito ad acquistarla presso uno degli stand gastronomici. Speriamo che la tradizione della scodella venga ripresa in futuro: non è da tutte le sagre potersi vantare di avere il proprio piatto del buon ricordo.