5 Marzo 2016

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Il nuovo quaderno

Trippa all’arancia

Scritto a quattro mani da Stefania Pianigiani e Sabrina Somigli, ed illustrato da Rakele Tondini, nelle sue 128 pagine il volume “Appetiti Estremi” ci accompagna alla scoperta di una Toscana minore in compagnia di personaggi divertenti, sarcastici, spesso irriverenti. Ogni storia è arricchita da suggestioni culinarie che hanno ispirato le numerose ricette presenti nel libro. Accanto al risotto al buristo, le autrici ci regalano la ricetta della trippa all’arancia, in una versione ispirata a quella di Paolo Tizzanini dell’Osteria dell’Acquolina:

Ingredienti per 6 persone: 600 grammi di trippa, 50 grammi di burro, 1 cipolla dorata, 300 millilitri di brodo di carne, 1 arancia (scorza e succo), la scorza di 1 limone, zafferano in stimmi. Pulire la cipolla, affettarla finemente e farla appassire in padella insieme al burro. Aggiungere eventualmente un cucchiaio di acqua per evitare che la cipolla frigga. Tagliare la trippa a listarelle abbastanza sottili e aggiungerla alla cipolla. Far insaporire per alcuni minuti, quindi aggiungere parte del brodo (circa una tazza) nel quale dovrà essere stato stemperato lo zafferano. Cuocere per cinque minuti, poi aggiungere la scorza di limone e la scorza di arancia tagliate a julienne, non grattugiare (si può usare il rigalimoni): le scorze, oltre a imprimere un sapore molto fresco alla preparazione, se tagliate a julienne o comunque a fettine sottili, hanno anche una funzione decorativa e donano colore e movimento al piatto. Unire infine il succo di arancia filtrato. Far ritirare la salsa (eventualmente aggiungere altro brodo) e aggiustare di sale e pepe. Servire calda, quando la salsa all’arancia e zafferano è divenuta cremosa. Si possono anche abbinare un paio di fette di pane integrale tostato: bella contrapposizione nel colore e anche lieve amaricante del pane “nero” che ben si sposa alla discreta dolcezza del piatto.

Stefania Pianigiani è giornalista, blogger, sommelier ed “enogastrogiardiniera”. Nel suo blog “La Finestra di Stefania” si occupa di cibo, vino e giardini, perché “profumi e sapori sono collegati ai fornelli, in cantina e in terrazza”. Innamorata pazza della geografia, con i piedi piantati saldamente tra Siena e Firenze in fatto di enogastronomia, Stefania non dimentica che nel mezzo c’è sempre il Chianti, la sua terra, che esplora sempre con la macchina fotografica in tasca, “perché le cose belle da immortalare arrivano all’improvviso e non solo quelle”.

Figlia di ristoratori, Sabrina Somigli ha da sempre vissuto in trattoria, a contatto con i clienti. Diplomata in lingue straniere, laureata in biotecnologie agrarie, e microbiologa, si è infine stabilita sulle colline fiorentine a gestire il ristorante di famiglia. Su Internet cura i blog “Zona ricett…iva” ed “Ecce Kitchen“, una divertente bacheca tutta da leggere nella quale “i fornelli sono sempre accesi […] per gli affamati, per gli amici, per i curiosi e per quelli che persi nella navigazione approdano per caso da queste parti”.

© Aerostato / TroppaTrippa.com

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“La farmacia domestica è in cucina” ricorda Francesco Chapusot, l’autore del ricettario “La vera cucina casalinga, sana, economica e dilicata”, pubblicato nel 1851 dalla Tipografia...

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Ingredienti per 6 persone: 600 grammi di trippa, 50 grammi di burro, 1 cipolla dorata, 300 millilitri di brodo di carne, 1 arancia (scorza e succo), la scorza di 1 limone, zafferano in stimmi. Pulire la cipolla, affettarla finemente e farla appassire in padella insieme al burro. Aggiungere eventualmente un cucchiaio di acqua per evitare che la cipolla frigga. Tagliare la trippa a listarelle abbastanza sottili e aggiungerla alla cipolla. Far insaporire per alcuni minuti, quindi aggiungere parte del brodo (circa una tazza) nel quale dovrà essere stato stemperato lo zafferano. Cuocere per cinque minuti, poi aggiungere la scorza di limone e la scorza di arancia tagliate a julienne, non grattugiare (si può usare il rigalimoni): le scorze, oltre a imprimere un sapore molto fresco alla preparazione, se tagliate a julienne o comunque a fettine sottili, hanno anche una funzione decorativa e donano colore e movimento al piatto. Unire infine il succo di arancia filtrato. Far ritirare la salsa (eventualmente aggiungere altro brodo) e aggiustare di sale e pepe. Servire calda, quando la salsa all'arancia e zafferano è divenuta cremosa. Si possono anche abbinare un paio di fette di pane integrale tostato: bella contrapposizione nel colore e anche lieve amaricante del pane "nero" che ben si sposa alla discreta dolcezza del piatto.

Stefania Pianigiani è giornalista, blogger, sommelier ed "enogastrogiardiniera". Nel suo blog "La Finestra di Stefania" si occupa di cibo, vino e giardini, perché "profumi e sapori sono collegati ai fornelli, in cantina e in terrazza". Innamorata pazza della geografia, con i piedi piantati saldamente tra Siena e Firenze in fatto di enogastronomia, Stefania non dimentica che nel mezzo c’è sempre il Chianti, la sua terra, che esplora sempre con la macchina fotografica in tasca, "perché le cose belle da immortalare arrivano all'improvviso e non solo quelle".

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