SUDAFRICA – È fresca di oggi la notizia, apparsa sulla rivista britannica “Farming UK“, che il Sudafrica sta valutando la possibilità di importare tagli di carne bovina di seconda scelta anche dall’Australia. Fino a trenta anni fa una simile idea sarebbe stata impensabile se non addirittura considerata lesiva dell’orgoglio nazionale, alla stregua di proporre l’importazione di pasta e pizza in Italia: appena tre decenni orsono infatti treni carichi di bestiame lasciavano gli allevamenti di Johannesburg per dirigersi in Namibia ed in Botswana. Non solo: il Sudafrica produceva hamburger per la maggior parte dei cinquantaquattro stati del Corno, e poteva vantarsi di essere la seconda nazione produttrice di carne in scatola al mondo. Ma i tempi (ed i mercati) sono cambiati: la Repubblica Sudafricana già rappresenta ora, da tempo, il principale mercato di frattaglie provenienti dall’Argentina, soprattutto fegato, coda, e trippa.